La Giunta Capitolina, tenendo conto della recente sentenza del TAR del Lazio (15408/2023) a cui aveva fatto ricorso l’Automotoclub Storico Italiano (ASI) e della successiva deliberazione della Giunta Regionale (782 del 10 ottobre 2024), ha finalmente escluso l’applicabilità di ogni forma di limitazione per i “veicoli di interesse storico e collezionistico di cui all’art. 60 del Codice della Strada ed ai ciclomotori ultratrentennali dotati di certificato di rilevanza storica”. Per la specifica condizione della categoria dei ciclomotori ultratrentennali ASI si attiverà per contribuire ad un migliore e più puntuale chiarimento circa il rilascio del CRS.
“Siamo estremamente soddisfatti e felici per la sensibilità e il buon senso dimostrati dalle amministrazioni regionali e comunali – commenta il Presidente ASI Alberto Scuro – che hanno recepito il valore e la fondatezza delle nostre istanze in materia di circolazione. I veicoli storici certificati, come abbiamo ampiamente dimostrato, rappresentano una parte del tutto esigua rispetto all’intero parco circolante (lo 0,29% del totale dei mezzi circolanti su Roma) ma vi è la necessità di poterli utilizzare in modo da garantirne la corretta conservazione. Dobbiamo poterli utilizzare tutelando tale patrimonio consapevolmente, con scopi culturale e ludico-ricreativo, per dar vita a quel turismo lento così importante per promuovere i nostri territori. Senza dimenticare il comparto produttivo che vive di questo settore, riconosciuto anche a livello internazionale come eccellenza italiana”.